La musica ha una forte capacità di ispirare e comunicare ed è sempre stata uno degli strumenti migliori per “viaggiare” con la nostra mente quando vogliamo liberarci dallo stress quotidiano, rilassare il corpo e la mente o recuperare le energie. Questo meraviglioso modo di esprimersi non è solo intrattenimento, ma ci permette anche di comprendere paesi e culture lontane, fissare immagini e ricordi fungendo da colonna sonora di momenti di vita, o solleticare pensieri ed emozioni. Chi non ha rivissuto un viaggio, un evento, una relazione, qualsiasi cosa attraverso una canzone? Chi dice di no, sa di mentire!
Che si tratti di canzoni nella propria lingua o in una lingua straniera, i loro testi ci parlano di partenza e arrivo, o semplicemente ammiccano perfettamente al tema viaggio. Ho raccolto 20 canzoni iconiche partendo dagli anni 60 ed arrivano ai giorni nostri, attingendo alla musica internazionale ed un paio di chicche della musica italiana e le ho divise in due parti. Ecco la prima parte:
Hotel California – Eagles
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Omonima del disco degli Eagles, si tratta di una canzone che fa parte della storia della musica americana nonché mondiale. La rivista “Rolling Stones” l’ha certificata come 49° canzone rock tra le 500 di tutti i tempi. La canzone parla di un viaggio immaginario verso questo hotel che rappresenta il sogno americano nel suo lato edonistico. Un sogno che diventa un luogo dove si ci può perdere ma altresì ritrovare. Immagina allora di guidare su una delle migliori autostrade degli Stati Uniti, forse nel deserto, guidando verso sud, non ci sarà colonna sonora migliore!
Follow the sun – Xavier Rudd
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Nel 2014, il cantante e paroliere australiano Xavier Rudd ha aggiornato ed adattato il tema introdotto ed interpretato dagli hippy negli anni ’60: rispetto per l’ambiente, ritorno alla natura e uno stile di vita più semplice. Perseguendo un percorso che si allontana dal materialismo opprimente. Il ritmo della chitarra acustica, la voce appassionata, i suoni e le tonalità tipiche del folk la rendono una delle musiche moderne più adatte da ascoltare durante i viaggi. Il canto poetico e la meditazione vi faranno sentire a vostro agio con il mondo.
Africa – Toto
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Una tra le canzoni senza tempo. Pubblicata nel 1982 ed è ancora una delle canzoni più ascoltate al mondo. Dalla sua uscita è stata interpretata da innumerevoli artisti nonché è stata usata come colonna sonora per film, videogames (GTA) e cartoni animati (American Dad ed I Griffin per citarne alcuni). La canzone parla dell’amore per le ragazze, ma ci sono così tanti riferimenti al continente africano che l’artista tedesco Max Siedentopf ha creato nel 2017 un’installazione sonora in Namibia, sul deserto, che suona di continuo questo pezzo indelebile della nostra storia.
Rocket Man – Elton John
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Quando le missioni spaziali imperversavano e l’interesse per i pianeti del sistema solare raggiunse il suo apice, il cantante e paroliere britannico pubblicò “Rocketman”. Questa è la confessione da parte di un’astronauta riguarda le sue paure verso qualcosa che è infinitamente più grande i lui, cioè raggiungere l’universo. Elton John scrisse questa ballad commovente e romantica in un suo viaggio in auto. Si tratta di una traccia che non può mancare in una playlist di viaggio, qualsiasi sia il luogo che avete in mente di raggiungere.
Sweet Home Alabama – Lynryd Skynryd
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Questo è uno dei brani che tutti conoscono, il che ti fa venire voglia di ascoltarlo sempre. Pubblicato negli Stati Uniti da Lynryd Skynryd nel 1974, la sua nascita fu in realtà una risposta ad un paio di canzoni di Neil Young diciamo poco rispettose verso il sud e soprattutto l’Alabama. Nel testo, oltre a rispondere a Young, viene ricordato la bellezza del Cotton State nonché del suo cielo azzurro e della sua atmosfera. Utilizzata in film, videogames, serie tv, questa è sicuramente una canzone da viaggio certificata.
Chan Chan – Buena Vista Social Club
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Pochi secondi di ascolto e il suono di questa canzone registrata da Compay Segundo nel 1982 ti porterà a Cuba, tra le strade malandate dell’Avana, tra sigari ed alcool. “Chan Chan” intraprende un viaggio poetico e malinconico nello stile del Son (musica locale negli anni ’20). Accompagnati dalla Buena Vista Social Club Band, ecco proporre testi semplici e strumenti popolari (come chitarra, maracas e tamburi bongo), e questa canzone è diventata un vero manifesto delle isole caraibiche.
Intro – XX
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Può il primo album di una band indie (principalmente registrato in un garage) darci in dote una canzone così meravigliosa? Sì, “Intro” può farlo. Ho deciso di includere questo brano perché ricorda atmosfere sospese, viaggi onirici e scene di vita stimolanti. Circa 2 minuti di suoni e parole che affascinano in un crescendo sempre maggiore. Diventata colonna sonora di film e spot pubblicitari, è stata altresì selezionata per le Olimpiadi Invernali svoltesi a Vancouver nel 2010. Chiudi gli occhi e lasciati andare!
The Passenger – Iggy Pop
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Iggy Pop ha scritto e pubblicato questa canzone con il chitarrista Ricky Gardiner. Nel 1977, anno in cui è esploso il Punk, questa canzone ha travolto tutto e tutti. L’improvvisazione originale della chitarra è una delle opere più straordinarie dell’intera storia della musica, ed è anche uno spartito famoso per il suo semplice e diretto reef. Scritta sulla S-Bahn della ferrovia urbana di Berlino, questa canzone è un “viaggio” in prima persona per chi vive negli oscuri bassifondi della città, ma che comunque guarda verso il cielo e le stelle, non perdendo mai la speranza verso il futuro. Un cult senza se e senza ma.
Born to run – Bruce Springsteen
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L’energia di questa canzone è innegabile. Tra le 500 canzoni elencate da Rolling Stones, si piazza al 21simo posto ed è un inno arrabbiato alla speranza, all’amore ed alla libertà. Parla di fuggire dalla città che intrappola i giovani, soffocandoli, quindi invita a fuggire e girare per il mondo, per trovare il proprio destino ed il proprio futuro altrove. Se pensi che questa canzone ti parli nel profondo, allora sei pronto per avviare il motore e vagabondare.
Messico e Nuvole – Paolo Conte
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Nel 1970 Vito Pallavicini scrive questa canzone che verrà cantata prima da Jannacci e poi da Paolo Conte. Racconta della rinuncia, da parte del protagonista, di un’amore importante nato e finito sotto le nuvole del Messico. In questo paese definito come il lato triste della vicina America, il cielo è disseminato di nuvole in rapido movimento, piene di chitarre e suoni armonici. Questa canzone è stata ringiovanita da “Giuliano Palma and Bluebeaters” nel 2005, rendendola un pizzico più allegra nonché una colonna sonora ideale per il tuo prossimo viaggio in Messico!
E per te, quali sono le canzoni che ti ricordano i tuoi migliori viaggi. Indicamele, commentando sotto.